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UNO STIPENDIO DA BADANTI…FINO A QUANDO?

È un po’ che ci penso, ma bisogna muoversi e farlo tutti insieme, senza se e senza ma. Altrimenti: ZITTI E MOSCA!

Per decenni ci siamo sentiti dire che il nostro è un lavoro di missione. Bene, la missione è terminata. Guardiamo ai fatti: un docente di scuola secondaria, dopo la laurea e l’abilitazione, inizia la carriera percependo meno di 1.500 euro netti al mese. Anche al culmine della carriera, lo stipendio di un insegnante con 35 anni di servizio si ferma a malapena a 2.300 euro netti.

Questa non è solo svalutazione, è umiliazione. Lo stipendio medio di un docente italiano si colloca sistematicamente tra gli ultimi in Europa, con un divario che può arrivare al 30-40% rispetto ai colleghi in Germania o Francia. Ci pagate come badanti? Da ora in poi, quello facciamo.

L’UNICO VERO AUMENTO? UNA LEZIONE DI STORIA.

Sapete quando c’è stato un vero aumento degli stipendi degli insegnanti? Nel 1987, in forza di un blocco degli scrutini che determinò un vero cambiamento nelle nostre buste paghe. Anni di aumenti ridicoli furono istantaneamente riallineati al costo della vita. Certo, ci è voluto un atto di forza civile e non violento.

La cosa più grave, però, è che, dopo quegli aumenti, i soliti noti – cioè la triade sindacale – stipularono un accordo capestro (forse ci fu un dare e avere) che da allora ha posto il divieto a un’azione incisiva.

Ma scusate, ci manca forse la fantasia e la creatività per trovare altre strategie di forte impatto? Già dal Trentino arrivano alcuni segnali, ma si può fare molto di più.

L’ORA DELLO SCIOPERO BIANCO

È tempo di smettere di lavorare gratuitamente. Il nostro orario contrattuale è di 18 ore in classe + 40 ore funzionali (riunioni, consigli di classe, ricevimento genitori). Tutto il resto è volontariato. E il volontariato è finito!

Vediamo alcune azioni semplici che potremmo iniziare a mettere in atto, con effetto immediato:

  • STOP ai Progetti: Niente più progetti extra-curricolari che reggono l’offerta formativa a costo zero.
  • STOP ai Viaggi d’Istruzione e Uscite Didattiche: Rischio e responsabilità non ripagati.
  • STOP alle Funzioni Strumentali e alle Assegnazioni Facoltative: Rifiutare qualunque incarico extra, dal coordinamento di classe ai dipartimenti.
  • STOP al Lavoro Notturno e Festivo: A casa si sta con le famiglie, i figli e coloro che ne hanno bisogno.

L’attività di preparazione, correzione verifiche e laboratori non rientra nell’orario settimanale. Dicono che la valutazione ha altre modalità…inventiamole, ma basta lavoro a casa! La scuola non crolla se facciamo solo il minimo contrattuale, ma il sistema si accorgerà di quanto costa il nostro lavoro sommerso.

AI SINDACATI: ULTIMATUM

Basta chiacchiere. La misura è colma. O lo stipendio dei docenti italiani si adegua immediatamente alla media europea – come promesso da ogni politico in campagna elettorale – o noi risparmieremo anche la tessera.

Il tempo delle missioni è finito. È tempo di contratti. È tempo di rispetto.

 

Mimmo Bruni

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